Sunday, December 16, 2012

#33 Non possiamo permetterci uno stato sociale. FALSO!


L’11 dicembre, presso la Casa Italiana Zerilli-Marimò dell’NYU, Federico Rampini ha presentato il suo ultimo lavoro: Non possiamo permetterci uno stato sociale. FALSO!
Dove FALSO!, ovviamente, fa parte del titolo. Si tratta di un libro nato mentre l’autore copriva per conto di Repubblica le primarie repubblicane di quest’anno. La presentazione di questo libro è stata una chiacchierata tra lui, Stefano Albertini (il direttore della Casa) e il pubblico e di cui riporto alcune note.
Si è messo a confronto il sistema americano e quello europeo e si è partiti dalla constatazione che la crisi economica dell’Europa è ascrivibile a sbagliate politiche.
Pensiamo a noi, che viviamo a New York: quali servizi riceviamo in cambio delle tasse che paghiamo? Ricordiamo che – tutto sommato – non paghiamo molte meno tasse degli europei. Si pone quindi il tema dell’efficienza dei servizi pubblici.
Si è parlato del mercato del lavoro e di articolo 18: ci sono due mercati del lavoro, quello dei (troppo) protetti e quello dei non-protetti affatto. Bisognerebbe riuscire a ridurre queste differenze.
Poi si è discusso di come evitare la distruzione di capitale umano in tempi di crisi. Nelle grandi fabbriche tedesche i sindacati siedono nel Consiglio di Amministrazione e accettano che si guadagni di meno (pur di evitare licenziamenti) per recuperare successivamente a crisi finita.
Nei più grossi Paese europei, dove si continua a registrare un surplus commerciale con la Cina (come in Francia) i diritti sociali non sono ancora messi in discussione.
Questa in estrema sintesi i temi della serata. Leggerò senz’altro presto il libro di Federico Rampini.

Sunday, December 9, 2012

#32 ELSA FORNERO A NYC


Elsa Fornero, il nostro ministro per il lavoro e le pari opportunità è a New York per promuovere gli investimenti nel nostro Paese con incontri a Wall Street.
Venerdì, all’Istituto Italiano di Cultura di Park Avenue, ha raccontato la sua esperienza in questi 13 mesi di governo e di cui diamo un sintetico resoconto.
Il tutto è cominciato quando, il 15 novembre 2011 dopo le 9 di sera, il prof. Monti le ha telefonato per chiederle di entrare nel governo. “Mi tremarono le mani, ebbi meno di due ore per decidere”, ci rivelò il ministro.
Vista la gravissima crisi finanziaria in cui si trovava l’Italia, si ebbero solo 21 giorni di tempo per riformare le pensioni nel contesto del decreto “Salva Italia”. Si è cominciato dalle pensioni perché vi si spendeva troppe risorse in proporzione alle altre voci di spesa sociale rendendo insostenibile nel tempo il sistema e mettendo in pericolo il diritto alla pensione per le future generazioni. La riforma si è incardinata sul ritardo dell’età e sulla modifica del calcolo.
Il ministro ha spiegato perché sarebbe giusto che l’età pensionabile fosse uguale per uomini e donne. Sostanzialmente, se le donne sono svantaggiate nella vita perché devono lavorare anche a casa, non deve esser concessa una compensazione; ma bisogna stabilire pari opportunità. Praticamente il problema non va aggirato, ma risolto.
Fornero, sempre in un buon inglese, si lamentava del fatto che l’opinione pubblica ora vede solo i sacrifici compiuti e non più il pericolo scampato.

L’Italia non vede crescita economica da 15 anni. Non si tratta quindi soltanto di crisi finanziaria, ma anche di superare problemi strutturali. Uno di questi è la rigidità del mercato del lavoro.
Differentemente dalla riforma delle pensioni, c’era il tempo di coinvolgere le parti sociali, il confronto con le quali è divenuto sempre più difficile. Gli uni chiedevano il contrario di ciò che chiedevano gli altri e le distanze aumentavano. Le varie parti – sempre secondo il ministro – guardavano sempre più ad un orizzonte temporale breve. Il punto di equilibrio ha scontentato tutti.
Ora le sfide sono tre:
1-      dare maggiori opportunità ai giovani
2-      ridurre il tempo che intercorre tra la fine degli studi e la prima assunzioni (l’obiettivo europeo è di 3 mesi)
3-      accettare che nel proprio percorso lavorativo possa capitare di rimare disoccupati e di dover cercare un altro lavoro attraverso buona organizzazione, appositi servizi e altre “active policies”.

Elsa Fornero si è resa conto benissimo di quale sia la differenza dell’occuparsi di lavoro dall’alto di una cattedra e dalla spinosa poltrona di ministro, dalla quale si prendono decisioni sulla pelle delle persone.
Anche lei, come spesso accade ai politici, si lamentava della difficoltà di comunicare le proprie scelte e di motivarle. Questo sarebbe tanto importante tanto quanto le decisioni stesse.
Questo è, in estrema sintesi, un racconto di 40 minuti che ha trattenuto l’attenzione di tutti e con il quale il ministro ha ricevuto comprensione per le difficoltà e gli errori. Ora vedremo come si saprà raccoglierne l’eredità.

Sunday, December 2, 2012

#31 Primarie a NY (1 dicembre 2012)


Il turno di ballottaggio di queste primarie 2012 sarà ricordato per il crollo dell'affluenza. Soltanto il 42% degli elettori di una settimana fa è tornato al voto. Questo risultato non si è verificato a livello nazionale, dove l'affluenza è stata di circa il 90%.

Clicca QUI per vedere il servizio di YouDem sul seggio di New York.

Qui sotto si riepilogano i risultati dei seggi USA, escludendo quindi il voto online.


Un grazie grandissimo va a tutti coloro che si sono adoperati per questo evento: i volontari al seggio, il comitato per le primarie, chi ci ha ospitato, i dipendenti del PD a Roma e a quanti hanno animato il dibattito. Grazie anche a tutti gli elettori! Questo ha fatto bene al nostro partito, ha riavvicinato la gente alla politica. Ovviamente ci sono stati degli errori.

Ora Pier Luigi Bersani, il nostro segretario, è anche il nostro candidato premier. Facciamo di tutto perché possa lavorare al meglio e anche interpretare al meglio il risultato di Matteo Renzi; che si è distinto per il suo coraggio e per la splendida concession (clicca su matteorenzi.it/).

Grazie ancora,
Enrico

Sunday, November 25, 2012

#30 Primarie a NY 2012 (24 novembre)

Prima di ogni cosa, GRAZIE!
Grazie per aver partecipato con il vostro voto, grazie per l'aiuto al seggio, grazie per la vostra simpatia. Grazie per la bellissima giornata di sabato. E grazie ai milioni di italiani che hanno partecipato. Siamo bellissimi.

Comunico i dati delle votazioni a New York e negli altri seggi americani (escluso il voto online).


Totale USA: 348 voti, 59% Bersani, 26% Renzi, 11% Vendola, 3.4% Puppato. 
206 Bersani, 89 Renzi, 38 Vendola, 12 Puppato, 3 bianche. 

New York 2 seggi, 152 votanti: 82 Bersani, 37 Renzi, 21 Vendola, 9 Puppato, 2 bianche, 1 nulla; di cui:
- Manhattan: 36 Renzi, 35 Bersani, 21 Vendola, 9 Puppato, 2 bianche, 1 nulla
- Queens: 47 Bersani, 1 Renzi.
San Francisco: 7 Bersani, 3 Renzi, 2 Vendola.
Chicago: 31 Bersani, 6 Renzi.
Boston: 25 Renzi, 18 Bersani, 15 Vendola, 3 Puppato.
Los Angeles: 62 Bersani, 4 Renzi.

Philadelphia: 15 Bersani, 14 Renzi.

Da Presidente del seggio di Manhattan, il risultato non e' un indicativo delle preferenze del Circolo per via della visita di diversi elettori da fuori citta' e di alcuni turisti.

Questo e' il link per vedere il servizio del TG2 di domenica 25 alle ore 20.30 italiane: clicca QUI

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Per il ballottaggio, ci troviamo al solito posto, tutto come sabato. Sperando di dover fare qualche firma in meno. Ricordatevi la tessera di carta ottenuta sabato!

Ciao
Enrico

Friday, November 16, 2012

#29 VOTARE ALLE PRIMARIE



VOTO AL SEGGIO
Chi può votare
Possono partecipare al voto gli elettori registrati all'AIRE che alla data del 25 novembre 2012 abbiano compiuto 18 anni di età e tutti i cittadini italiani residenti o temporaneamente all'estero per motivi di studio e di lavoro, i militari in missione, il personale del corpo diplomatico e conosolare, gli studenti erasmus, i ricercatori universitari all'estero che sottoscrivono il pubblico appello in sostegno alla coalizione di centro sinistra Italia.BeneComune.
Cosa ti serve
E’ sufficiente un documento di riconoscimento
Quando si vota
Le operazioni di voto si tengono (nelle Americhe) SABATO 24 (e SABATO 1 per l’eventuale ballottaggio) dalle 10 del mattino alle 8 di sera.
Dove si vota
A New York (Manhattan) presso la sede delle Acli al 25 di Carmine Street.
A New York (Queens) presso l’Auburndale Soccer Club al 25-44 di Francis Lewis Blvd
In Nord America si puo’ votare anche a Boston (Pasta Beach) o vicino a Toronto (esattamente a Mississauga,  Oshawa o Vaughan).

VOTO ONLINE
Chi può votare
Gli stessi di cui sopra.
Per votare registrati sul sito. Le registrazioni si chiuderanno alle ore 20.00, ora italiana, del 20 novembre 2012
Cosa ti serve
Votare online è semplice, gli unici requisiti richiesti sono un indirizzo email valido, un cellulare in grado di eseguire telefonate internazionali, un'immagine di un tuo documento di riconoscimento e se non sei iscritto all'AIRE l'immagine del tesserino di lavoro o di studio o che attesti le ragioni della tua temporanea presenza all'estero.
Il cellulare verrà utilizzato durante la fase di voto per accedere al sistema. Con una telefonata fatta dal cellulare indicato durante la fase di registrazione, si certificherà l'identità e la localizzazione all'estero. La chiamata sarà gratuita.
Quando si vota
Le operazioni di voto telematico saranno possibili dalle ore 15.00, ora italiana, del 24 novembre, alle ore 20.00, ora italiana, del 25 novembre.
Come si vota
Per votare è sufficiente tornare sul sito dedicato (https://votoestero.primarieitaliabenecomune.it) durante l'apertura delle cabine elettorali online. L'accesso sarà consentito a quanti si saranno registrati e avranno ricevuto, previa verifica del comitato Italia.BeneComune, il pincode via email.
Sarà necessario ricordare: l'email con cui si è effettuata la registrazione e il PINCODE ricevuto via email.
L'elettore dovrà inoltre avere con se il cellulare indicato in fase di registrazione che verrà utilizzato per effettuare una chiamata(*) per permettere al sistema di accreditare in modo sicuro l'utente.
* Il cellulare dovrà essere abilitato a effettuare chiamate internazionali (verso l'Italia). La chiamata sarà gratuita.

Tuesday, November 13, 2012

#28 Intervista a Lucina Di Meco per Matteo Renzi


     Intervistiamo Lucina Di Meco, coordinatrice del Comitato Renzi per il Nord America. Per chi volesse saperne di piu', e' a disposizione la pagina facebook: http://www.facebook.com/MatteoRenziAdessoComitatoNyNordAmerica      

      Ciao Lucina. Di te sappiamo che sei la coordinatrice del Comitato per Matteo Renzi per il Nord America. Ma puoi raccontarci qualcosa di più su di te?
      Vivo a New York dal 2007, prima di venire qui ho vissuto quasi quattro anni in Messico, un paese che amo moltissimo. Mi sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e ho un Master in Economia dello Sviluppo. Da quasi dieci anni lavoro nella cooperazione internazionale, principalmente in temi di donne. Sono sposata e ho un bambino di quasi due anni.
  
      Le elezioni sono un’opportunità di ricambio della classe dirigente. Come pensi che ciò debba avvenire nel centro sinistra? Quale significato ha, per te, la "rottamazione"?
      Penso che la classe politica debba rappresentare, nel centrosinistra e non, il meglio dell’Italia. Penso debba essere una forza creativa, visionaria, ispiratrice e capace di gestire un Paese complicato e meraviglioso come l’Italia. Rottamazione per me vuol dire smettere di premiare con il voto quei politici che hanno lasciato che l’Italia andare letteralmente a sfascio negli ultimi trent’anni, non solo da un punto di vista finanziario ed economico, ma anche sociale. Nel Centro Sinistra, abbiamo bisogno di nuovi leader, capaci di interpretare la situazione del Paese al di là di categorie ideologiche oramai senza senso. E soprattutto capaci di offrire nuove soluzioni alle nuove sfide di una società post-industriale e globalizzata.
  
      Quali sono, in estrema sintesi, le principali idee per cui un elettore del Partito Democratico dovrebbe scegliere Matteo Renzi alle primarie?
      Le idee di Matteo sono sul suo sito, in bianco e nero, nel suo programma e ognuno può leggerle e farsi un’idea di quello che considera più importante. Io scelgo Matteo principalmente per le sue proposte su politica economica, donne e il merito. Ma scelgo Matteo anche perché non fa parte di quella classe politica che ha tradito l’Italia, lasciandola preda di vent’anni di Berlusconismo.

     Cosa pensi di Bersani e di Puppato?
     Non penso possano dare all’Italia ciò di cui ha bisogno in questo momento.

     Come pensi dovrebbero essere selezionati i candidati per il Parlamento alle prossime elezioni? Cosa chiederesti a Renzi a proposito degli inquisiti?
     La classe politica deve rappresentare il meglio del Paese, non il peggio. Ritorniamo alla meritocrazia: nella scelta dei candidati come degli impiegati, capacità, merito e onestà sono chiave.

     Abbiamo visto Matteo Renzi alla Convention Democratica di agosto. Come sarebbe, secondo te, il rapporto tra Italia e Stati Uniti con Renzi Presidente del Consiglio?
    Sarebbe un ottimo rapporto. Barack Obama ha vinto perché gli americani hanno creduto di poter diventare un Paese diverso e migliore di quello che erano stati, un Paese che guarda al futuro senza paure, che si apre alla scienza e alla società internazionale. Un Paese in cui la classe politica non è forte con i deboli e debole con i forti. Io vorrei che vincesse Matteo Renzi anche perché allora vorrebbe dire che gli italiani hanno abbandonato rassegnazione e fatalismo per iniziare a credere di poter avere un Paese e una classe politica migliore, il Paese e la classe politica che ci meritiamo.
  
    Quale pensi possa essere il futuro delle donne in politica? Pensi ci sarà un cambiamento da questo punto di vista? Cosa pensi delle quote rosa?
    Lavoro nelle pari opportunità da quasi dieci anni. La situazione delle donne in Italia rappresenta lo spreco della più grande risorsa economica, sociale e culturale del Paese. Sono necessarie più donne in politica ma donne capaci e impegnate, non burattini messi lì per riempire una quota. Le quote sono importanti, ma rappresentano una soluzione limitata e provvisoria. Le uniche soluzioni di lungo periodo saranno politiche economiche e sociali che favoriscono le pari opportunità e meritocrazia a tutti i livelli.

    Per concludere, quale messaggio potremmo lasciare ai nostri elettori sullo stato di salute del Partito Democratico?
    Il Partito Democratico è ancora un posto dove si può dibattere di come migliorare i Paese, e non i propri interessi personali. In questo senso, è un partito vivo e ispiratore. Se Matteo Renzi ne fosse il Segretario, poi, potrebbe anche diventare un partito moderno, con programmi chiari e basati sui risultati. Un partito finalmente degno e capace di governare l’Italia.

Monday, November 12, 2012

#27 Per ricordare Arturo Giovannitti, un grande sindacalista e poeta

Nella pagina degli "eventi in programma" (qui a fianco), troverete il programma della tournee americana del Teatro del Loto, sull'autodifesa che Arturo Giovannitti, sindacalista e poeta pronuncio` cento anni fa davanti alla giuria di Salem in Massachusetts per salvarsi dalla falsa accusa di omicidio, montata contro di lui perche` aveva guidato lo Sciopero del Pane e delle Rose degli operai tessili di Lawrence, Mass.
La tournee e' promossa dai nostri amici del circolo di Tristate e dal CGIE _ Consiglio generale degli Italiani all'Estero.


A cento anni dalla sua bellissima auto-difesa Arturo Giovannitti è un perfetto esempio di quella che abbiamo chiamato “cultura di ritorno”, intraducibile in inglese se non come una sorta di “cross fertilization” di culture. L’obiettivo è di far conoscere il meglio della produzione artistica ed intellettuale degli italiani d’Italia e di America e della loro interazione ai due lati dell’Atlantico.
Il più recente percorso di riscoperta del poeta-sindacalista molisano in America inizia nel 2011, presso il John D.Calandra Italian American Institute che accoglie l’invito del Partito democratico italiano di celebrare il 150enario dell’Unità d’Italia con un simposio su un leader del movimento sindacale degli inizi del Novecento, appunto Arturo Giovannitti, ingiustamente accusato di un crimine che non aveva commesso e assolto dopo la sua appassionata arringa. Poco dopo in Italia la Cosmo Iannone Editore pubblica una splendida monografia a cura di Norberto Lombardi, intitolata “Il Bardo della Libertà” Arturo Giovannitti (1884 – 1959)”. A marzo del 2012 Stefano Sabelli, durante un’assemblea del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, mi parla dello spettacolo di cui è autore e regista: “L’Autodafè del Camminante”, basato sul famoso discorso di Giovannitti ed uno dei suoi poemi, proponendo di portarlo negli Stati Uniti e di concludere la tournée il 23 novembre, per celebrare il centenario esatto della pronuncia di questo testamento morale sulla dignità dell’uomo e del lavoro.
La data è rimasta. Il luogo è Lawrence in Massachusetts,  la città in cui quasi 30.000 operaie e operai tessili, fra cui 7.000 italiani, diedero vita nel 1912 allo sciopero chiamato del “Pane e delle Rose”, perché non basta la sopravvivenza, deve essere possibile anche la ricerca della felicità.
Il progetto era affascinante e mi ha coinvolto subito. Il percorso dunque continua per merito di tutti coloro che hanno reso possibile portare negli Stati Uniti questo spettacolo/testimonianza sulla grandezza dell’uomo e del suo desiderio di una vita di valori e di uguaglianza. Anche questo bellissimo risultato non è sufficiente. La ricerca su Arturo Giovannitti deve proseguire in futuro attraverso l’apporto di università e studiosi e l’approfondimento dei testi di quel processo, fortunosamente ritrovati qualche tempo fa e consegnati al Comitato per il centenario dello Sciopero del Pane e delle Rose.
Non basta ancora. Non solo Giovannitti, ma anche molti altri italiani furono protagonisti delle lotte nel mondo del lavoro. Anch’essi vanno conosciuti e celebrati, al pari di giganti italiani come il cerignolese Giuseppe Di Vittorio. C’è molto da fare, dunque. Cominciamo con l’ascoltare Arturo Giovannitti e il suo messaggio senza età.
Silvana Mangione
V.Segretario generale
Consiglio Generale degli Italiani all’Estero - CGIE   

Friday, November 9, 2012

#26 Intervista ad Alberto Dal Poz per LAURA PUPPATO


Ad un caro amico veneto chiediamo di conoscere meglio Laura Puppato.

1) Ciao Alberto. Innanzitutto grazie per la tua disponibilita’. Tu sei un giovane, quanti anni hai e cosa fai di bello nella vita? Da veneto conoscerai bene Laura Puppato, ci puoi dire in poche parole chi e’ lei?
Io ho venticinque anni, sono praticante avvocato presso uno studio legale di Padova e conosco Laura Puppato da relativamente pochi anni, ma sin dal primo incontro mi ha fermamente convinto delle proprie capacità. Laura Puppato è attualmente capogruppo del Partito Democratico nel consiglio regionale veneto. Prima è stata per due mandati sindaco di Montebelluna, città veneta in piena "terra leghista", vincendo le elezioni puntando moltissimo sull'ecologia (gestione dei rifiuti: pensiamo ai problemi di Napoli ed ora Roma...): segno che si può risvegliare una coscienza civica avvicinandosi ai cittadini.

2) Le elezioni sono un'opportunita' di ricambio della classe dirigente. Come pensi che cio' debba avvenire nel centro sinistra? Quale significato ha, per te, la "rottamazione"?
Per una volta, sono d'accordo con l'ex segretario Veltroni, "rottamare" non è affatto un bel concetto, non a caso lo stesso Renzi ora lo ha smesso dal proprio repertorio. Senza dubbio lo strumento delle primarie è un'occasione preziosissima per il PD per aprirsi ai cittadini, "rinfrescare" il partito, le sue idee ed i suoi uomini.
Ma vanno pensate e strutturate con logica: non si possono introdurre di volta in volta regole od eccezioni per favorire qualcuno e sfavorire altri (il caso delle 20.000 firme secondo me è eclatante: difficile negare che quella norma fosse pensata per fermare qualcuno); inoltre, hanno dei costi e devono essere accessibili a tutti ed in ogni caso non possono sminuire il ruolo degli iscritti.
Rinnovare la classe dirigente del PD e del centrosinistra può benissimo avvenire anche "dall'interno": nel PD ci sono moltissimi amministratori, iscritti, intellettuali ed attivisti che meritano il giusto spazio, essendosi meritati tutto ciò con anni di militanza. Senza dimenticare tanti cittadini che aspettano solo un cenno del Partito Democratico per darci una mano.
Infine, rinnovare la classe dirigente del partito non deve essere solo una scusa per cacciar fuori qualcuno e sostituirlo con facce nuove: se crediamo che il principio del merito abbia un senso, deve averlo anche per legittimare la permanenza di chi si è ben comportato.

3) Quali sono, in estrema sintesi, le principali idee per cui un elettore del Partito Democratico dovrebbe scegliere Laura Puppato alle primarie?
Laura Puppato mi ha personalmente convinto per la radicalità e la freschezza delle sue idee: da amministratrice ha visto direttamente i problemi di una comunità, li ha affronta e risolti. Così, presentandosi a queste elezioni primarie, lo ha fatto con grandissimo coraggio, senza riguardi per appoggi forti o idee preconcette. Non possiamo negare che a più di qualcuno tutto nel PD questo non ha fatto piacere.
In Italia, lo sappiamo bene, ci sono grandi problemi. Forse, come diceva Einstein, per risolverli occorre cambiare il modo di pensare: questo ha fatto Laura, proponendo alcune idee forti, come una crescita a "zero metri quadri", smettendola di distruggere il territorio.

4) Cosa pensi di Bersani e Renzi?
Bersani ha fatto un grandissimo lavoro nel tenere unito il PD in situazioni non facili, è stato bravo nell'accettare la difficile responsabilità di sostenere il governo Monti, inoltre ha una grande competenza. A guardalo, mi ispira fiducia e tramsette un senso grande onestà e correttezza: qualità non da poco nel nostro panorama politico, ma magari manca un pò di carisma.
Di Renzi posso dire poco: l'attenzione che i media gli hanno dedicato è stata centrata soprattutto su piccole beghe interne al PD e alle primarie. Personalmente, mi piace poco il suo tono "rottamatore" e vedo molto fumosi i suoi contenuti programmatici, ma questo è solo un giudizio mio.

5) Come pensi dovrebbero essere selezionati i candidati per il Parlamento alle prossime elezioni? Cosa faresti degli inquisiti?
Nel PD ci sono tanti strumenti per selezionare i candidati alle prossime elezioni, incluse le primarie. Tuttavia, personalmente, privilegerei una selezione interna che ridia la giusta importanza agli iscritti (a cosa servirebbe iscriversi altrimenti??): superando conformismi alla "corrente" dominante o localismi e premiando invece persone coraggiose, volenterose e meritevoli come ce ne sono molte nei nostri circoli. Questo modello potrebbe comunque essere aperto alla cittadinanza, magari tramite incontri preliminari.
Primarie per tutte le candidature, in realtà, mi convincono poco: le nostre circoscrizioni elettorali sono talmente vaste che sarebbero complessissime e premierebbero solo chi risiede nei centri maggiori o aveva già molta visibilità in passato (la tua Camposanpiero, ad esempio, vota con Padova e con Verona: come potrebbe un candidato alle primarie fare una vera campagna?).
Sugli inquisiti, credo che tutti dovrebbero essere considerati innocenti sino a condanna definitiva. Putroppo, data la lentezza della nostra giustizia ed il lassismo della politica, questo -giustissimo- garantismo a prestato il fianco al moltiplicarsi situazioni incresciose dove inquisiti e condannati sono stati portati nelle istituzioni, spesso per fini non esattamente leciti.
Credo che prima di tutto dovrebbe venire la dignità delle istituzioni e l'etica personale "della responsabilità". Quindi, nel massimo garantismo, imputati per reati gravi (contro la pubblica amministrazione, lesivi della dignità, della libertà o dell'integrità personale) così come interdetti dai pubblici uffici dovrebbero astenersi.
La "questione morale" parte da ognuno di noi: dai singoli, dai circoli sino alla segreteria nazionale, ed il controllo migliore avviene sempre il più vicino possibile ai singoli candidati (come fa Bersani a sapere se Tizio di, chessò, Vipiteno o New York è inquisito o se è un criminale?). Ogni intervento del partito dovrebbe quindi essere residuale ed estremo, purtroppo la situazione attuale richiederebbe una severità non comune fino ad oggi.

6) Tu ti occupi di politiche internazionali. Come dovrebbe essere, secondo te, il rapporto tra Italia e Stati Uniti?
La politica internazionale è un oggetto affascinante, costantemente fluido.
L'Italia, ovviamente e per lunghe ragioni storiche, è un alleato degli Stati Uniti e gli Stati Uniti sono un nostro alleato. In un rapporto fondamentale per entrambi, tanti sono i collegamenti economici e strategici (pensiamo solo alla FIAT, agli F-35, alla progettata caserma Ederle 2 di Vicenza). Senza dubbio, per gli USA l'Italia ha un ruolo chiave nel Mediterraneo: un'importanza di cui dovremmo essere maggiormente consapevoli noi per primi.
Mi piacerebbe tuttavia che l'Italia fosse maggiormente indipendente rispetto agli alleati: perchè la Germania fa pagare regolari bollette di luce ed acqua alle basi americane e noi non possiamo? Perchè Chirac e Schroeder hanno avuto il coraggio di dire "no" all'invasione dell'Iraq? Evidentemente c'è un malcostume tutto italiano, un certo servilismo in attesa di "regalie" dall'alto -qualcuno dei nostri leader e dirigenti dovrebbe rileggere De La Boetie-.
Inoltre, la nostra diplomazia è sempre stata riconosciuta per la sua indipendenza che le ha consentito di risolvere molte situazioni critiche -fino a non molto tempo fa trattavamo direttamente con l'Iran- vogliamo perdere un simile ruolo?
L'Italia deve capire se vuole continuare a contare nel Mondo globalizzato: se sì, occorrone scelte coraggiose.
Senza dimenticare di gettare un occhio all'Europa: l'Italia può essere per l'UE, per gli USA e per tutto l' "occidente" un ponte fondamentale verso l'Africa ed il Medio Oriente.
Ma, anche questo, è il mondo dei miei desideri.
7) Quale pensi possa essere il futuro delle donne in politica? Pensi ci sara' un cambiamento da questo punto di vista? Cosa pensi delle quote rosa?
Credo che la candidatura di Laura sia già un cambiamento per le donne in politica: diciamolo pure, in Italia c'è un certo maschilismo strisciante per cui si mal tollerano certe prese di posizione.
Basti vedere com'erano selezionate le candidature femminili nel PDL!!
Non credo si debba votare Laura "perchè è donna": essere donne non è né un merito, né un demerito. Ma non possiamo nasconderci che, in quanto donna, la sua candidatura ha qualcosa di straordinario. E dovrebbe essere, per tutte le donne e per gli uomini che credono veramente nella parità di genere, un valore aggiunto.
Io mi auguro una maggiore partecipazione delle donne in politica, così come dei giovani: il loro "futuro" non deve essere diverso da quello degli uomini, tutti devono poter partecipare in eguali condizioni.
Quindi, il ruolo delle donne in politica, dipende strettamente dal loro ruolo nella società: donne manager, donne imprenditrici, donne educatrici, donne magistrati.... dobbiamo dare alle donne la piena parità in ogni campo sociale, "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti" (art. 3 Costituzione). E questo con atti concreti: asili, permessi per entrambi i genitori, orario prolungato, telelavoro.... e tanta, tanta educazione per gli uomini!!
Le quote rosa, invece, mi convincono poco: perchè nulla ci dicono sulle qualità delle donne candidate ("10, 100, 1000 Minetti"??) e perchè limitato la libertà politica dei partiti. Meglio sarebbe che i partiti stessi adottassero regole interne, regole che -auspico- solo temporanee perchè superate dalla coscienza e dalla partecipazione di donne e uomini.

8) Per concludere, quale messaggio potremmo lasciare ai nostri elettori sullo stato di salute del Partito Democratico?
Lo stato di salute del PD? Sembrerebbe una vignetta in cui mille medici riuniti danno mille diagnosi diverse... Il Partito Democratico, per come lo vedo io, è un "eterno sopravvissuto": pare sempre sul punto di crollare, ma resiste grazie ad alcuni uomini di buona volontà nella dirigenza e nei circoli.
Riguardando al quel 2007-2008 quando nacque il PD, mi pare che si siano fuse assieme visioni molto diverse senza dar loro il tempo di integrarsi e di ri-orientarsi. Di qui anche la grande confusione interna su temi chiave (testamento biologico, coppie di fatto, collocazione nel Parlamento Europeo). Il PD ha bisogno di darsi risposte: solo a partire da queste potrà interlocuire con l'elettorato.
Ricordiamo la lezione dei referendum? Sono bastati pochi temi, chiari, per richiamare la partecipazione di migliaia di cittadini che altrimenti sarebbero lontanissimi dalla politica.
Un partito come il PD non può avere paura di darsi risposte e di confrontarsi con i cittadini, anche per imparare da loro. Un grande partito ha sempre un ruolo difficile: deve rispondere alle esigenze sociali (ad esempio, se il 90% dei cittadini vuole che la chiesa cattolica paghi l'IMU, il governo dovrebbe assecondarli), ma anche andare contro corrente (se il 90% è favorevole alla pena di morte, questa non diventa di per sé legittima- così, se il 90% è contrario al testamento biologico o alle unioni di fatto, questa non è una ragione per negarli); per far questo occorre essere recettivi delle molteplici istanze, ma anche avere un chiaro orientamento. Una visione.
Ecco perchè ho apprezzato la candidatura di Laura Puppato (e di Renzi): ha messo alcuni paletti, forti, scomodi, ma li ha messi. Solo così potremmo capire chi siamo e dove vogliamo condurre l'Italia.

Tuesday, November 6, 2012

Monday, November 5, 2012

#24 Intervista ad Elena Luongo, a sostegno di Bersani


Elena è un’animatrice entusiasta del PD newyorkese e ci spiega perché preferisce Pierluigi Bersani.

Tra pochi giorni migliaia di elettori del partito democratico italiano saranno consultati sulla scelta di chi li guiderà nella sfida per la guida politica del nostro Paese.
Anche il nostro circolo vuol contribuire a questo percorso di crescita e di approfondimento perché molti possano partecipare con convinzione a queste primarie.


1) Ciao Elena. Ci conosciamo da pochissimo. Ma puoi raccontarci qualcosa di te? Cosa fai a New York?
Sono originaria di S.Angelo a Fasanella, in provincia di Salerno, e abito negli States da circa 16 anni. Sono prof.ssa d'italiano e attuale segretario del circolo PD del Queens.

2) Le elezioni sono un'opportunità di ricambio della classe dirigente. Come pensi che ciò debba avvenire nel centro sinistra? Quale significato ha, per te, la "rottamazione"?
Il centrosinistra ha bisogno di rinnovamento, ossia di freschezza di idee da tramutarsi in soluzioni concrete, ricche anche dell'esperienza del passato. A questo proposito, la rottamazione, intesa come ricambio generazionale che vuole a tutti i costi sbarazzarsi dei vecchi leader del Partito, non garantisce, a mio parere, il tanto auspicato rinnovamento in quanto, quest'ultimo, non è certamente determinato dall'età anagrafica. La rottamazione non rappresenta il cambiamento. Vedasi il caso negativo del giovane Fiorito nel Lazio e quello positivo del maturo Lula in Brasile. Se il PT avesse adottato le teorie di Renzi, tanto per fare un esempio, Lula non sarebbe mai diventato Presidente del Brasile e non avrebbe cambiato il volto di quel Paese facendo uscire dallo stato di povertà 30 milioni di persone. O, se vogliamo guardare in casa nostra, potremmo dire che il Presidente Napolitano si sarebbe dovuto ritirare negli anni Ottanta e oggi magari chissà chi avremmo avuto al Quirinale.

3) Quali sono, in estrema sintesi, le principali idee per cui un elettore del Partito Democratico dovrebbe scegliere Pierluigi Bersani alle primarie?
Ho avuto modo di conoscere l'On. Bersani in occasione del suo viaggio istituzionale negli Stati Uniti nel luglio del 2010 quando, lontano dai riflettori di Manhattan e dai marmi della Casa Bianca, volle incontrare una folta rappresentanza della comunità italo-americana di Williamsburg, a Brooklyn. Quell'incontro, con la gente comune, ha confermato la sua volontà di ascoltare il popolo, di volere "mettere l'orecchio per terra per ascoltare ciò che si muove nella società." Ritengo che Bersani sia una persona credibile, sobria, che cerca l'unità e non la frantumazione. Queste sono le qualità necessarie a un leader politico che si appresta a guidare un Pease afflitto da numerosi e gravi problemi. Sottolineo, inoltre, il mio apprezzamento per lo spazio e la dignità che sta dando ai giovani, (me compresa), che si avvicinano per la prima volta alla politica e al Partito. Senza dimenticare che alla guida del Partito nella Segreteria nazionale, già dal 2009, ha chiamato solo giovani e che il rinnovamento a tutti i livelli nel partito e sul territorio lo ha già fatto, basti guardare chi sono tutti i segretari provinciali e regionali del PD.

4) Cosa pensi di Renzi e di Puppato?
Per quanto riguarda Renzi, credo che nel condurre questa vera e propria crociata della rottamazione abbia messo in secondo piano i contenuti del suo programma politico. Nel suo atteggiamento percepisco lo scontro e trovo sgradevole l'uso di toni che oserei definire "ustionanti."
In merito alla Puppato, penso che sia una risorsa positiva per il Partito con potenzialità da far maturare. Di lei apprezzo anche il suo modo di confrontarsi con eleganza.

5) Come pensi dovrebbero essere selezionati i candidati per il Parlamento alle prossime elezioni? Cosa chiederesti a Bersani a proposito degli inquisiti?
Alla luce dell'astensione e del voto di protesta in Sicilia, penso che la selezione debba partire da criteri di trasparenza, integrità, legalità e di rispetto per le istituzioni. Detto questo, in Parlamento non può e non deve esserci posto per condannati, imputati, indagati e prescritti. Insieme ad un programma politico serio e concreto, il centrosinistra potrà recuperare il proprio elettorato se saprà impegnarsi, come mi aspetto, a ripulire il Parlamento da quei delinquenti che hanno la spudoratezza di rappresentarci. Ciò è parte del rinnovamento da mettere in pratica senza se e senza ma.

6) Bersani, da segretario del Partito, ha sicuramente buone relazioni internazionali (vedi anche l'ultimo incontro con il Presidente Hollande). Come sarebbe, secondo te, il rapporto tra Italia e Stati Uniti con Bersani Presidente del Consiglio?
Ritengo che l'On. Bersani sia una persona equilibrata e molto capace che, grazie anche alla sua esperienza, saprà compiere le scelte giuste per tenere i rapporti con i principali paesi del mondo con cui potersi confrontare in modo costruttivo sui grandi temi. Con gli Stati Uniti questo percorso è già cominciato nel 2010.

7) Quale pensi possa essere il futuro delle donne in politica? Pensi ci sarà un cambiamento da questo punto di vista? Cosa pensi delle quote rosa?
Credo che il centrosinistra si stia impegnando molto nel valorizzare le donne in politica non solo per una questione di equa rappresentanza, di democrazia paritaria ma perché capisce che non potrà che usufruire del loro potenziale intellettivo, economico e della loro particolare sensibilità, come per esempio verso la politica della famiglia. Le donne non dovranno fare solo numero ma ricoprire funzioni importanti. Penso che sia anche ora di restituire alle donne la loro dignità tanto lacerata dal centrodestra in questi ultimi anni per aver proposto in politica un'immagine e una concezione femminile estremamente squallida e retrograda.

8) Per concludere, quale messaggio potremmo lasciare ai nostri elettori sullo stato di salute del Partito Democratico?
Penso che il Partito Democratico stia crescendo e si stia rafforzando perché, insieme alle proprie radici forti e ai militanti storici, si avvale della forza innovativa dei giovani che non rinnegano la lezione del passato e la integrano con idee e forze moderne e progressiste. Con questo  processo di rafforzamento in progress, il PD potrà ridare all'Italia un governo stabile capace di promuoverne il suo risanamento e la sua crescita e, allo stesso tempo, accrescere il suo ruolo nel mondo.

Sunday, November 4, 2012

#23 TO OUR AMERICAN FRIENDS, please, vote Obama


Dear American friend,
On Tuesday, you will vote for the next Presidential mandate. Maybe you don’t know, but the US President has the power to change the destiny of billions of people in all the countries of our beloved Earth.
That’s why I’m writing to you. We need to confirm Barack Obama at the White House. We need it for the following reasons:
1-PEACE: the world doesn’t need more wars, but a President able to solve the disputes diplomatically
2-HUMAN RIGHTS: I’m talking about health care for everyone, about the right for every woman to make choices about pregnancy/abortion related issues and about the right of everyone to marry whoever they want
3-ECONOMY: Romney’s plan resembles Bush practices, which brought the world economy to the crisis everybody knows (yesterday the German chancellor – Angela Merkel – said that this crisis will last 5 more years); we need new rules to control the stock market
4-ENVIRONMENT: the scientists agree that many of the serious climatic events America (and the world) is experiencing are caused by global warming; the President of the United States must raise awareness about the consequences of using fossil fuels and help to boost the green economy.

Thank you
Enrico and Alice

#22 Colloquio con premio nobel Krugman

Da l'Unita' di sabato 3 novembre, grazie a Gianluca Galletto.


Saturday, November 3, 2012

#21 APPELLO PER IL VOTO ONLINE

Alle ultime primarie si poteva votare anche online, dando la possibilita' di partecipare anche a chi vive lontano dalle citta' dove c'e' un seggio fisico. Ora sembra di no. Ma speriamo...


Thursday, November 1, 2012

#20 REGOLAMENTO PER LE PRIMARIE ALL'ESTERO


Approvato dal Coordinamento nazionale per le Primarie il 24 ottobre 2012
(o clicca qui)

Premessa
All’estero le primarie della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” per la scelta del/la candidato/a a Presidente del Consiglio dei Ministri si svolgono domenica 25 novembre 2012, dalle h. 10.00 alle h. 20.00. L’eventuale secondo turno si svolge domenica 2 dicembre 2012, dalle h. 10.00 alle h. 20.00. Per le ripartizioni America Settentrionale e America Meridionale si rimanda all’art.5 comma 1. e 2..

1. IL COORDINAMENTO PER LE PRIMARIE ALL’ESTERO
Il Coordinamento per le primarie all’estero, nominato dal Coordinamento nazionale è composto dai rappresentanti dei partiti di centro sinistra “Italia Bene Comune”: Luca Cefisi, Eugenio Marino e Francesco Martone.
a) elegge al suo interno il Coordinatore;
b) promuove e monitora le diverse fasi di organizzazione delle primarie nella Circoscrizione estero;
c) vigila sul corretto ed imparziale svolgimento delle primarie e decide in prima istanza entro quarantotto ore dalla ricezione di eventuali esposti sulle controversie sorte in fase di applicazione delle norme contenute nel presente Regolamento e nel Codice di comportamento;
d) nomina i coordinamenti locali;
e) stabilisce il numero e l’ubicazione dei seggi, assicurandone reperibilità e facilità di accesso in modo da favorire la più ampia partecipazione. Sulla base degli stessi principi vigila, con particolare attenzione al giorno delle elezioni, sull’ubicazione degli uffici elettorali;
f) delibera e da indicazioni su come far stampare le schede di voto elettorale in formato cartaceo, contenenti il solo cognome e nome dei candidati, posti nell’ordine stabilito per estrazione a sorte;
g) delibera la dotazione del materiale per lo svolgimento delle operazioni di voto nei seggi elettorali;
h) riceve dai coordinamenti locali le ricevute dei versamenti effettuati dalle/gli elettrici/ori. Entro trenta giorni dal giorno delle elezioni riceve dagli stessi coordinamenti gli originali delle ricevute rilasciate;
i) adotta delibere attuative e circolari esplicative del presente Regolamento e del Codice di comportamento dei candidati.

2. ELETTORI
1. La partecipazione alle primarie è aperta a tutti gli elettori registrati all’AIRE che alla data del 25 novembre 2012 abbiano compiuto i 18 anni di età, e a tutti gli italiani residenti o temporaneamente all’estero per motivi di studio e di lavoro che sottoscrivono il pubblico Appello di sostegno della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” e dichiarano di riconoscersi nella sua Carta d’intenti.
2. Per esercitare il diritto di voto il/la cittadino/a deve sottoscrivere il pubblico Appello di sostegno alla Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” e quindi iscriversi all’Albo delle elettrici e degli elettori, a partire dal ventunesimo giorno precedente il giorno delle elezioni – ossia dal 4 al 25 novembre 2012 – nelle sedi stabilite dal Coordinamento locale, versando a copertura delle spese organizzative un contributo minimo deciso dal comitato locale. Eventuali eccedenze di denaro, rispetto alle spese sostenute per lo svolgimento delle primarie, saranno devolute al fondo per la campagna elettorale politica della coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”;
3. L’ufficio elettorale territorialmente competente rilascia un Certificato di elettore della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”, valido ai fini della partecipazione alla tornata elettorale.
4. Per essere ammessi al voto occorre esibire al seggio un documento di identità valido ed il Certificato di elettore della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”.
5. Ogni elettore può votare solo nel seggio che della propria città estera che include la propria sezione elettorale assegnatagli al momento della registrazione, esprimendo un’unica preferenza in corrispondenza del candidato prescelto. In ogni città non può essere costituito più di un seggio, salvo casi eccezionali autorizzati con il parere unanime dal Coordinamento per le Primarie all'Estero.
6. Non sono ammessi al voto per le primarie coloro che non abbiano sottoscritto il pubblico Appello e la Carta di intenti della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” o coloro che svolgano attività politica in contrasto con la Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”.
7. Possono votare all’estero, considerati come fuori sede, coloro che il 25 novembre 2012, si trovino lontani dal loro rispettivo luogo di residenza, dando informazione scritta al coordinamento locale, che ne informa il coordinamento per le primarie all’estero e/o il seggio italiano di appartenenza. Rientrano in tale categoria, i militari in missione, il personale del corpo diplomatico e consolare, gli studenti Erasmus, i ricercatori universitari all’estero, i cittadini italiani residenti temporaneamente all’estero.

3. COORDINAMENTO DI PAESE
1. Fa parte del Coordinamento di Paese uno o più componenti indicati da ciascuno dei partiti della Coalizione del centro sinistra “Italia Bene Comune” e nominati formalmente dal Coordinamento per le primarie all’estero. Partecipa ai lavori del Coordinamento di Paese, come invitato, senza diritto di voto, un/una delegato/a per ciascun candidato/a ammesso/a alle primarie.
2. Coordina le attività necessarie a garantire il corretto svolgimento della consultazione con l’obiettivo di assicurare nel seggio la reale pluralità di presenze.
3. Provvede, garantisce e sovrintende alla apertura degli uffici elettorali territoriali, nominando per ciascun ufficio almeno due addetti per l’iscrizione all’Albo degli elettori.
4. Comunica lunedì 12 novembre 2012 entro le ore 20.00 al Coordinamento per le primarie all’estero il numero e le competenze territoriali dei seggi che intende costituire, ovvero al fine di determinare in quale seggio ciascun elettore può esercitare il diritto di voto, deve precisare l’esatto indirizzo del seggio.
5. Garantisce che l’ubicazione degli uffici addetti alla iscrizione all’Albo degli elettori nonché quella dei seggi e la loro competenza territoriale, siano ampiamente pubblicizzati anche attraverso strumenti telematici e rispondano ai principi di cui all’art.1 /e del presente Regolamento.
6. Nomina il Presidente e gli scrutatori di ciascun seggio e li comunica, con tutti i loro dati e riferimenti telefonici, al Coordinamento per le primarie all’estero.
7. Nomina i componenti degli uffici elettorali.

4. UFFICI ELETTORALI
1. Gli Uffici elettorali sono composti da almeno due addetti alla raccolta delle sottoscrizioni dell’Appello pubblico di sostegno alla Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”; alla registrazione nell’Albo degli elettori; alla consegna di Certificato di elettore della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune”; alla riscossione delle contribuzioni, di cui all’art 3/2 del presente Regolamento; alla consegna al Coordinamento per le primarie all’estero dell’Albo degli elettori con le relative ricevute.
2. Ciascun Ufficio elettorale, istituito a norma della delibera n.4 assunta in data 29 ottobre 2012 dal Coordinamento nazionale, riceve, dal relativo coordinamento, l’autorizzazione alla produzione dei seguenti materiali: certificati elettorali; moduli per l’autorizzazione al trattamento dati personali; manifesti di indicazione dell’ufficio elettorale; registro degli elettori.

5. COSTITUZIONE DEI SEGGI
1. I seggi elettorali vengono insediati sabato 24 novembre 2012 alle h.18.00 oppure domenica 25 novembre 2012 alle h.09.00 ora locale. Nelle ripartizioni America Settentrionale e America Meridionale i seggi vengono insediati venerdi 23 novembre 2012 alle ore 18.00 ora locale oppure sabato 24 novembre 2012 alle ore 09.00 ora locale.
2. Le operazioni di voto si svolgono domenica 25 novembre 2012 dalle h.10.00 alle h.20.00. Nelle ripartizioni America Settentrionale e America Meridionale le operazioni di voto si svolgono sabato 24 novembre 2012 dalle ore 10.00 alle ore 20.00 ora locale. L’eventuale secondo turno si svolge domenica 2 dicembre 2012 dalle h. 10.00 alle h. 20.00 ora locale. Nelle ripartizioni America Settentrionale e America Meridionale le operazioni di voto si svolgono sabato 1 dicembre 2012 dalle ore 10.00 alle ore 20.00 ora locale.
3. Il seggio è composto da un Presidente e da due scrutatori nominati dal Coordinamento di Paese assicurando nel seggio una reale pluralità di presenze politiche.
4. In caso di assenza di uno o più componenti, il Presidente del seggio surroga con uno o più elettori presenti che non siano rappresentanti del/la candidato/a.
5. I membri del seggio, compresi i rappresentanti dei candidati, possono votare, opportunamente registrati, nei seggi dove svolgono le loro funzioni.
6. Il Presidente del seggio designa tra gli scrutatori un Vicepresidente e invita i rappresentanti dei candidati a partecipare alle operazioni elettorali.
7. Il Presidente ha facoltà di nominare una persona di sua fiducia in qualità di Segretario, per provvedere alla stesura del processo verbale.
8. Il seggio procede, quindi, agli adempimenti previsti ed in particolare alla vidimazione delle schede e alla trascrizione del numero delle stesse nel verbale.

6. RAPPRESENTANTI DEI CANDIDATI
1. Ciascun/a candidato/a può designare, con apposito modulo, due delegati, uno effettivo e l’altro supplente, presso il Coordinamento di Paese
2. I rappresentanti dei candidati presso il Coordinamento di Paese possono designare i rappresentanti dei candidati nei singoli seggi elettorali.
3. Il Presidente di seggio riceve dal Coordinamento di Paese i nomi dei rappresentanti dei candidati.
4. I rappresentanti del/la candidato/a possono presentarsi anche direttamente al seggio, senza essere stati preventivamente segnalati dal Coordinamento di Paese, consegnando al Presidente di seggio il modulo ufficiale di nomina; il Presidente ne accerta l’identità, annotandola sul verbale. I rappresentanti del/la candidato/a hanno facoltà di far inserire succintamente a verbale eventuali dichiarazioni.
5. I rappresentanti del/la candidato/a hanno il dovere di collaborare al regolare svolgimento delle operazioni elettorali e possono apporre la propria firma sui sigilli delle urne, sui verbali e sui plichi.

7. MATERIALE PER IL SEGGIO
Il presidente del seggio, è autorizzato a riprodurre, dal Coordinamento di Paese il materiale necessario per tutte le operazioni elettorali:
• urne;
• schede elettorali;
• verbale seggio;
• tabelle di scrutinio;
• buste di varie dimensioni;
• materiale di cancelleria;
• modulo per la trasmissione dati;
• schermo per assicurare la segretezza del voto;
• manifesti indicazione seggio;
• simboli adesivi

8. OPERAZIONI DI VOTO
1. Per essere ammessi al voto occorre esibire al seggio un documento d’identità valido e il proprio Certificato di elettore della Coalizione di centro sinistra ”Italia Bene Comune”, rilasciato all’atto della sottoscrizione dell’Appello pubblico e quindi della registrazione all’Albo degli elettori.
2. Un componente il seggio verifica la suddetta documentazione e consegna all’elettore la scheda per la votazione, riconsegna quindi all’elettore/ce il suo Certificato di elettore della Coalizione di centro sinistra ”Italia Bene Comune”, trattenendo il cedolino relativo alla giornata elettorale.
3. Un componente del seggio deve accertare che l’elettore non abbia già esercitato il diritto di voto. L’assenza, nel Certificato di elettore, del cedolino relativo al giorno del voto (25 novembre o 2 dicembre 2012 e 24 novembre e 1 dicembre nelle ripartizioni America Settentrionale e America Meridionale) è probante di esercizio di voto già esercitato.
4. L’elettore appone la propria firma attestante l’avvenuto esercizio di voto.
5. Le operazioni relative alle votazioni si svolgono senza interruzione dalle h. 10:00 alle h. 20:00 e negli stessi orari e nelle stesse modalità nell’eventuale secondo turno, come da date e orari indicati nell’art.7 comma 1 e 2del presente Regolamento. Gli elettori che alle h. 20:00 del giorno delle votazioni si trovino ancora nei locali del seggio saranno ammessi a votare anche oltre il termine predetto. Il Presidente del seggio, dopo essersi accertato che non vi sia tra i presenti qualcuno che deve ancora votare, dichiara chiusa la votazione.
6. Il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.
7. Il Coordinamento nazionale con apposita delibera norma il voto on line degli italiani all’estero

9. OPERAZIONI DI SCRUTINIO
1. Immediatamente dopo le operazioni di voto, il Presidente del seggio verifica innanzitutto il numero degli elettori che hanno votato e procede al riscontro delle schede vidimate e non votate, con le firme degli elettori che hanno votato così come risultanti dai relativi cedolini.
2. La somma delle schede vidimate e votate e dei cedolini dei certificati degli elettori deve corrispondere.
3. Conclusa tale operazione, il Presidente di seggio dà inizio alle operazioni di scrutinio, che si svolgono senza interruzione sino alla loro conclusione. Un componente del seggio estrae dall’urna una scheda alla volta, la apre e la passa al Presidente, che dà lettura del nominativo votato. Gli scrutatori annotano i voti nelle tabelle di scrutinio.
4. I possibili casi di annullamento delle schede sono i seguenti:
• segni tracciati chiaramente e distintamente su più nomi di candidati;
• segni inequivocabili di identificazione dell’elettore;
• assoluta impossibilità di stabilire a quale candidato si riferisca un segno tracciato sulla scheda;
• voti espressi su schede non vidimate.
5. In caso di contestazioni, il Presidente decide sulla validità o meno del voto, fatto salvo il diritto dei rappresentanti dei candidati di contestare le singole schede. In tal caso queste vengono inserite in apposita busta ed il loro numero viene segnato immediatamente sulla tabella riepilogativa.
6. Terminato lo scrutinio, il Presidente:
a) verifica se la somma dei voti validamente espressi più le schede bianche, le schede nulle e quelle contestate corrisponde al totale delle schede votate;
b) riporta tale conteggio sul verbale e controlla che il verbale sia regolarmente compilato.
7. Tutti i componenti del seggio controfirmano il verbale e le tabelle di scrutinio.
8. Si redige il modello per la trasmissione dei risultati finali al Coordinamento per le primarie all’estero, anch’esso controfirmato da tutti i componenti del seggio.
9. Nelle apposite buste controfirmate dai componenti del seggio si inseriscono i documenti ufficiali del seggio: verbale, tabulato degli elettori, tabelle di scrutinio, schede votate, schede bianche, schede nulle, schede contestate, schede residue, designazioni dei rappresentanti di lista. Tutto il restante materiale in dotazione al seggio, compresa la busta delle iscrizioni all’Albo degli elettori, viene sigillato in un contenitore da consegnare al Coordinamento per le primarie all’estero.
10. Il Presidente comunica i risultati finali dello scrutinio al Coordinamento per le primarie all’estero, che li trasmette immediatamente a quello nazionale. Quindi spedisce alla sede del Coordinamento per le primarie all’estero il modello con i risultati finali nonché tutto il materiale e i documenti ufficiali del suo seggio, prima in formato elettronico e successivamente in quello cartaceo (entro le 48 ore successive al giorno del voto) .

10. COMMISSIONE ELETTORALE PER LE PRIMARIE ALL’ESTERO
1. Al termine delle votazioni, il Coordinamento per le primarie all’estero si costituisce in Commissione elettorale per le primarie all’estero e integra al proprio interno un rappresentante di ciascun candidato.
2. I rappresentanti dei candidati assistono, con diritto di parola, ai lavori della Commissione per le primarie all’estero.
3. La Commissione elettorale per le primarie all’estero si avvale degli strumenti necessari per la raccolta e la registrazione dei dati in tempo reale così come stabilito dal Coordinamento nazionale. I risultati finali degli scrutini nonché i modelli compilati dai seggi elettorali costituiti contenenti i risultati finali degli scrutini, vengono esaminati, convalidati a firma del Presidente e trasmessi per la registrazione su computer, separatamente per: candidato, schede bianche e schede nulle, secondo le indicazioni di apposita delibera attuativa.
4. Per quanto concerne le eventuali schede contestate che arriveranno a Roma, la Commissione per le primarie all’estero apre le buste contenenti le schede contestate e decide sulla loro attribuzione. In assenza di accordo unanime, la Commissione per le primarie all’estero decide a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti.
5. Terminata la registrazione dei risultati di tutti i seggi, la Commissione riporta su apposito verbale la procedura seguita. Il Presidente provvede a compilare un modello con i dati.
6. Verbale e modello riepilogativo dei dati sono controfirmati da tutti i componenti della Commissione elettorale per le primarie all’estero nonché dai rappresentanti dei candidati.
7. Il Presidente, entro e non oltre le ore 18.00 di lunedì 26 novembre 2012, trasmette l’intera documentazione relativa alle operazioni di voto secondo modalità stabilite.
8. Eventuali controversie o contestazioni debbono pervenire entro 24 ore al Collegio dei Garanti, che delibera entro le successive 24 ore.
9. Il Collegio dei Garanti proclama i risultati, proclamando vincitore/ce colui/ei che abbia raggiunto il cinquanta per cento più uno dei voti validi.

11. SECONDO TURNO
1. Qualora nessuno dei candidati abbia raggiunto il cinquanta per cento più uno dei voti validi, viene fissato per il 2 dicembre 2012 il ballottaggio (1 dicembre per America Settentrionale e America Meridionale) fra i due candidati più votati al primo turno. In caso di parità di voti fra il secondo ed il terzo candidato si procede come da legge elettorale per le Province e i Comuni italiani.
2. Si vota come da date e orari indicati nell’art. 5 commi 1. e 2..
3. Sono ammessi al voto gli elettori in possesso del Certificato di voto rilasciato per il primo turno completo del cedolino relativo alla giornata del 2 dicembre 2012.
4. Possono altresì partecipare al voto coloro che dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre, e che, in due giorni compresi tra il 27/11 e il 01/12, stabiliti con delibera dal Coordinamento nazionale, sottoscrivano l’Appello pubblico in sostegno della Coalizione di centro sinistra “Italia Bene Comune” e quindi si iscrivano all’Albo degli elettori.
5. La scheda per il ballottaggio comprende il nome ed il cognome dei candidati scritti entro apposito rettangolo. Il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.
6. Al secondo turno è proclamato eletto/a il/la candidato/a che ha ottenuto il maggior numero dei voti validamente espressi.
7. Tutte le operazioni inerenti il voto si svolgono come al primo turno.
8. Il Collegio dei Garanti proclama vincitore/ce il/la candidato/la che ha ottenuto il maggior numero dei voti validamente espressi.
9. Eventuali ricorsi e/o esposti debbono essere depositati presso il Collegio dei Garanti di “Italia Bene Comune” in Roma, via Tomacelli 146, cap 00186, ovvero inviati per posta elettronica all’email: esposti@primarieitaliabenecomune.it, entro 24 ore dalla proclamazione dei risultati. Il Collegio dei Garanti delibera entro le successive 24 ore.

12. NORMA DI RINVIO
Per quanto non espresso e previsto dal presente Regolamento, hanno valore normativo le delibere il Regolamento per le primarie approvato dal Collegio dei Garanti per le primarie il 19 ottobre 2012 e le delibere assunte dal Collegio dei garanti e/o dal Coordinamento nazionale.