Rispetto ad un
anno fa, l’immagine che l’Italia ha sui media americani è decisamente migliore (grazie, Monti!). Già il
fatto che ci siano meno articoli e comunque più brevi, è di per sé una buona
notizia.
Una delle
maggiori preoccupazioni è la lotta alla mafia. Lo è perché non si tratta più
solo di un fenomeno regionale, ma nazionale con pesanti connessioni a New York.
Nell’Economist, per esempio, si riporta l’allarme per le infiltrazioni mafiose
in diversi comuni di Lombardia e Piemonte. Questa è davvero un’emergenza e può
allontanare investitori internazionali.
Forti
perplessità, per esempio nel Wall Street Journal, si leggono a proposito del
Cavaliere: un centrodestra allo sbando e un joker
(the commedian Beppe Grillo) che
imperversa per il Paese generano stupore. Ci si chiede sempre (tra le righe)
come faccia il popolo italiano a seguire certi esempi. Facciamo proprio ridere.
Una novità
accolta con interesse è Matteo Renzi, nonostante non sia gradito da Sergio
Marchionne. In Renzi si vede la possibilità di una rottura nelle tradizionali
dinamiche elettorali, la possibilità di una maggiore mobilità dell’elettorato.
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