Intervistiamo Lucina Di Meco, coordinatrice del Comitato Renzi per il Nord America. Per chi volesse saperne di piu', e' a disposizione la pagina facebook: http://www.facebook.com/MatteoRenziAdessoComitatoNyNordAmerica
Ciao Lucina. Di te sappiamo che sei la coordinatrice del
Comitato per Matteo Renzi per il Nord America. Ma puoi raccontarci qualcosa di
più su di te?
Vivo a New York dal 2007, prima di venire qui ho vissuto
quasi quattro anni in Messico, un paese che amo moltissimo. Mi sono laureata in
Scienze Internazionali e Diplomatiche e ho un Master in Economia dello
Sviluppo. Da quasi dieci anni lavoro nella cooperazione internazionale,
principalmente in temi di donne. Sono sposata e ho un bambino di quasi due
anni.
Le elezioni sono un’opportunità di
ricambio della classe dirigente. Come pensi che ciò debba avvenire nel centro
sinistra? Quale significato ha, per te, la "rottamazione"?
Penso che la classe politica debba rappresentare, nel
centrosinistra e non, il meglio dell’Italia. Penso debba essere una forza
creativa, visionaria, ispiratrice e capace di gestire un Paese complicato e
meraviglioso come l’Italia. Rottamazione per me vuol dire smettere di premiare
con il voto quei politici che hanno lasciato che l’Italia andare letteralmente
a sfascio negli ultimi trent’anni, non solo da un punto di vista finanziario ed
economico, ma anche sociale. Nel Centro Sinistra, abbiamo bisogno di nuovi
leader, capaci di interpretare la situazione del Paese al di là di categorie
ideologiche oramai senza senso. E soprattutto capaci di offrire nuove soluzioni
alle nuove sfide di una società post-industriale e globalizzata.
Quali sono, in estrema sintesi, le principali idee per
cui un elettore del Partito Democratico dovrebbe scegliere Matteo Renzi alle
primarie?
Le idee di Matteo sono sul suo sito, in bianco e nero,
nel suo programma e ognuno può leggerle e farsi un’idea di quello che considera
più importante. Io scelgo Matteo principalmente per le sue proposte su politica
economica, donne e il merito. Ma scelgo Matteo anche perché non fa parte di
quella classe politica che ha tradito l’Italia, lasciandola preda di vent’anni di
Berlusconismo.
Cosa pensi di Bersani e di Puppato?
Non penso possano dare all’Italia ciò di cui ha bisogno
in questo momento.
Come pensi dovrebbero essere selezionati i candidati per
il Parlamento alle prossime elezioni? Cosa chiederesti a Renzi a proposito
degli inquisiti?
La classe politica deve rappresentare il meglio del
Paese, non il peggio. Ritorniamo alla meritocrazia: nella
scelta dei candidati come degli impiegati, capacità, merito e onestà sono
chiave.
Abbiamo visto Matteo Renzi alla Convention Democratica di
agosto. Come sarebbe, secondo te, il rapporto tra Italia e Stati Uniti con
Renzi Presidente del Consiglio?
Sarebbe un ottimo rapporto. Barack Obama ha vinto perché
gli americani hanno creduto di poter diventare un Paese diverso e migliore di
quello che erano stati, un Paese che guarda al futuro senza paure, che si apre
alla scienza e alla società internazionale. Un Paese in cui la classe politica
non è forte con i
deboli e debole con i forti. Io vorrei che vincesse Matteo Renzi anche perché
allora vorrebbe dire che gli italiani hanno abbandonato rassegnazione e
fatalismo per iniziare a credere di poter avere un Paese e una classe politica
migliore, il Paese e la classe politica che ci meritiamo.
Quale pensi possa essere il futuro delle donne in
politica? Pensi ci sarà un cambiamento da questo punto di vista? Cosa pensi
delle quote rosa?
Lavoro nelle pari opportunità da quasi dieci anni. La
situazione delle donne in Italia rappresenta lo spreco della più grande risorsa
economica, sociale e culturale del Paese. Sono necessarie più donne in politica
ma donne capaci e impegnate, non burattini messi lì per riempire una quota. Le
quote sono importanti, ma rappresentano una soluzione limitata e provvisoria.
Le uniche soluzioni di lungo periodo saranno politiche economiche e sociali che
favoriscono le pari opportunità e meritocrazia a tutti i livelli.
Per concludere, quale messaggio potremmo lasciare ai
nostri elettori sullo stato di salute del Partito Democratico?
Il Partito Democratico è
ancora un posto dove si può dibattere di come migliorare i Paese, e non i
propri interessi personali. In questo senso, è un partito vivo e ispiratore. Se
Matteo Renzi ne fosse il Segretario, poi, potrebbe anche diventare un partito
moderno, con programmi chiari e basati sui risultati. Un partito finalmente
degno e capace di governare l’Italia.
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